giovedì 1 dicembre 2016

Ho fatto il giro intorno alle mura di Norcia, lingua mortal non dice cio' ch'io sentiva in seno!

Ritorno nella mia Norcia

Giro tondo intorno alle mura a cuore della città

testo e foto a cura di Mariolina Savino 


 


Scendo dall'auto al primo avanposto della Protezione Civile, dei Vigili del fuoco, mi guardo intorno, cerco volti amici, persone e luoghi che per anni sono state la mia seconda famiglia e la mia seconda casa......
Ho lo stomaco stretto in una morsa, proprio quel Pub dove con mio figlio avevo cenato questa estate è inagibile, e intorno divise di tutti i colori, rosse, gialle, fluorescenti, nere, blu...... Una marea di persone appartenenti a questo o a quel corpo e poi gli alpini, e non ultimo i soldati dell'esercito italiano.
Incontro il Sindaco Nicola Alemanno, impegnato a disbrigare le innumerevoli richieste senza peraltro avere la sede ufficiale del Comune, ancora non agibile, e il Vice Sindaco Pierluigi Altavilla che mi saluta affettuosamente, poco dopo mi racconta del disagio di un amministratore che si trova gestire una città distrutta dove purtroppo le repliche continuano ed è complicato recuperare un vivevere sereno.

















La gente, mi dice, può scegliere se andare in albergo, sul lago o nelle tende, il problema attualmente è tirare finalmente una riga per ricominciare. Nella zona rossa non si può entrare se non accompagnati dai pompieri, ancora non è consentito il libero accesso e questo, sarebbe già il primo passo, per rivivere la città di Benedetto. Salutato Pierluigi mi inerpico per la salitella e mi fermo davanti la Porta che dà accesso al Corso Sertorio, cerco di fotografare ciò che posso, ma i Pompieri fanno entrare solo coloro che devono recuperare oggetti o medicine dalle proprie case accompagnandoli muniti di caschetto.

Comincio il mio giro e a dire il vero, sento le gambe che a volte mi cedono, un misto di tristezza, pianto, rabbia e un fiume di ricordi riaffiorano alla mente, la mia Norcia tanto amata, descritta in tutti i suoi particolari da circa un trentennio, oggi polverizzata dal terremoto implacabile, inumano, bestiale.

Continuo il mio andare avvistando Alpini di guardia ad una delle antiche porte di Norcia che mi salutano educatamente, io scatto e non trovo pace....

Il campo che stanno "lavorando" i militari con ruspe e camion, occuperà sicuramente dei moduli abitativi, e intanto macchine e camionette di ogni sorta di corpo armato e non, salgono lungo le mura divelte.

Sembra che una bomba sia esplosa con una forza immane, addirittura nel muro largo oltre un metro, si vede una apertura che si è creata durante il crollo, una finestra naturale che evidenzia la parte dietro stante.

Continuo a camminare con il cuore che in petto batte tipo batteria di metallo pesante......un muro crepato, poi un campanile ingabbiato in pericolo evidente di crollo e la facciata della chiesa, che è lì per testimoniare il suo antico retaggio.

Poco più avanti vedo intere pareti che si sono staccate dal muro principale......

Il percorso a piedi, fatto tutto intorno alle amate mura di Norcia, mi ha fatto incontrare anche il Comandante dei Vigili, Mario Bianchi, un carissimo amico che mi ha detto "speriamo di rivedere presto tutta intera la nostra Norcia".

Girando tutto intorno vede la terra che in una parte precisa della strada sembra una faglia e sopra di essa la distruzione è passata senza fare sconti.
A Norcia fra le tante divise e mezzi che ho visto ci sono pure gli speologi e geologi che sicuramente analizzeranno tutte le chiare evidenze di questo pesantissimo terremoto.

Verso la fine del mio giro dove il mio cellulare si è rifiutato di scattare altre foto, sonoi anadata a vedere quello che una volta era il negozio delle sementi di Renato, o meglio, della moglie di Renato, sopra al piano primo, un tavolo in ordine con tutte le sedie intorno con il lampadario visibile dalla strada perchè le due pareti sono andate giù e il vecchio emporio praticamente inabitabile........

Cosa dire, Norcia è una cittadina meravigliosa piena di gente laboriosa, gente che vuole far rinascere la città. L'impressione è che ci sono tante pesone utili a far superare ai nursini questo momento difficile.
Encomiabile il lavoro dei Vigili del Fuoco, Esercito Italiano, Vigili Urbani, Polizia, Carabinieri e Protezione Civile.
Bravissimi anche i ragazzi di Norcia che si sono attivati per far sì che chi non ha più nulla, abbia potuto avere il necessario, per superare questo complicatissimo momento come mi raccontava Alberto Allegrini, uno degli angeli di questa storia moderna, dedito a fare video utili che pubblica su Facebook, per chiedere al buon cuore delle persone, tutte le cose utili per i terremotati senza sprecare risorse.

I produttori dei prodotti tipici, hanno venduto i loro prodotti grazie a internet e anche grazie alle prenotazioni che anno per anno giungono con dovuto preavviso.

Ora tutto il comparto socio, turistico, commerciale, sportivo,storico e culturale, dovrà recuperare spazi e luoghi per riprendere un minimo di vita normale, questo è fondamentale per chi a Norcia ci vuole vivere, lavorare e non si vuole allontanare per nessun motivo al mondo.


sabato 12 novembre 2016

Il terremoto a Norcia e dintorni, ha creato problemi alla popolazione e sconquassato chiese e case

La terra trema correte....................

 



A cura di Mariolina Savino

Foto di archivio di redazione
alcune tratte da internet

Quando arrivano le scosse, spesso notturne, senza alcun preavviso, con l'urlo sordo del boato che mette paura più ai grandi che ai piccini, tutto si muove intorno e la lucidità di affrontare il momento, va a farsi benedire.
Si cerca velocemente la via di fuga, ci si infila un pantalone.... ma no non c'è tempo o "scappi" dalla cabina  doccia tutto bagnato, infreddolito, terrorizzato e "acchiappi" una coperta, cercando di coprirti e corri verso quel fuori, che ti garantisce salva la vita, inciampi, cadi, ti rialzi e riparti in secondi che sembrano anni e ancora il mostro non si placa, ha deciso di farti capire che lui comanda, tu sei lì e subisci meschino e fuori controllo, un evento naturale come la pioggia o il vento, anche se fortunatamente, molto meno frequente.

Sì perchè il terremoto è un evento del tutto naturale, ma che nei secoli ancora non ci ha insegnato ad agire e reagire. 

Le case, le chiese e tutti gli edifici pubblici e privati, antisismici o no, subiscono danni o lesioni più o meno irreversibili, quando la forza della natura sprigiona il suo potenziale.
Noi mettiamo in sicurezza vite umane e opere d'arte mllenarie in luoghi che riteniamo sicuri, protettivi e che invece, possono diventare la nostra gabbia.
Fortunatamente riguardo alla città di Norcia, questo sisma iniziato il 24 agosto 2016, (non dimentichiamo che Amatrice piange i suoi morti), aveva già messo tutti in allarme e le costruzioni fatte ad opera d'arte più la prevenzione di molti che da tempo dormivano fuori casa, spesso in macchina o ricoveri di fortuna, non ha causato morti o feriti gravi.

Ma essendo oramai acclarato il movimento sotterraneo e non della varie faglie, occorre fare una riflessione profonda e capire se è più il caso di ricostrire sempre con gli stessi concetti e ad ogni terremoto ricominciare con la paura, gli eventuali morti e feriti, una civiltà messa totalmente a soqquadro, bambini e ragazzi sballottati a destra e manca, scuole inagibili e genitori che vivono con il costante terrore di avere i figli in pericolo.

Anche il patrimonio artistico ogni volta subisce perdite di testimonianze antiche, o la caduta di chiese, abazie, campanili, musei, parte essenziale della nostra civiltà da voler tramandare ai posteri.

Noi possiamo osservare i fenomeni, parlarne, porne l'accento ma non siamo tecnici ne' tantomeno  scenziati,  ma ci risulta difficile capire perchè, avendo importanti e ed autorevoli istituti che seguono i vari eventi sismici, vulcanologici e una Protezione Civile attiva e competente, oltre ad un Ministero per i Beni Culturali, non viene redatto un piano epocale, definitivo che possa farci sorridere al passaggio di un qualsiasi evento sismico e non vedere persone terrorizzate, che devono andare dallo psicologo per curarsi dal trauma da scossa tellurica, morti o feriti o gente sfollata, mandata lontano da casa a tanti chilometri di distanza aumentando disagio e dolore e scomodità, che grazie alla solidarietà di tanti comunque, ottengono beni di prima necessità, ma, passato il primo momento emotivo, i problemi rimangono su territori operativi fino al momento del terremoto, poi feriti e con poche possibilità di un immediato recupero.

I soldi che arrivano sono tanti ma la domanda è: 
arrivano dove e come vengono gestiti, perchè non viene messo on line una applicazione che mostra quanti soldi arrivano, come vengono spesi, quanti e se ne rimangono e dove vanno a finire?
Il terremoto è come la guerra, c'è chi perde tutto e chi si arricchisce, in tempo di social questo problema può essere affrontato e sconfitto.
Il terremoto con città costruite possibilmente con il legno, materiale di cui sono ricchissime le nostre montagne, ci garantirebbe un impatto meno doloroso e sconvolgente al momento dell'evento, ci farebbe vivere il territorio con molta più consapevolezza e sapendo di costruire senza vedere, dopo venti o trenta anni tutto a terra di nuovo.

Troppi eventi luttuosi che si sono succeduti nel giro di pochissimi anni, DEVONO far riflettere le istituzioni e fare un piano di media lunga e lunghissima durata, fare e disfare, dicevano gli antichi, è tutto un lavorare. Diamo risposte a chi la montagna non la vuole lasciare, a chi ha mantenuto alta
l'economia italiana con il turismo, la produzione dei prodotti tipici, la buona gastronomia, il rispetto dell'arte e la cura del patrimonio artistico, la cura dei parchi, l'inventiva degli imprenditori genius loci di una terra che ha richiamato gente da tutto il mondo.



Ora è la Valnerina ad avere bisogno del mondo, sperando che in futuro, non debba accadere ancora, di ritrovarsi improvvisamente senza casa, in pericolo di vita e con con i prodotti sepolti dalle macerie, con una vita tutta da ricostruire considerando che qui, in Valnerina, l'inverno si fa sentire, l'umidità penetra nelle ossa e gli anziani che hanno resistito a tante calamità, vengono messi a dura prova, peggio poi se gli propongono di andare lontano dalla loro amata montagna che, anche se li ha traditi, è ferita anche essa in maniera evidente, per la tremenda faglia trasversale che mostra tutta la fragilità del Vettore e di tutta la vallata intorno.






giovedì 3 novembre 2016

RIMANDATO L'EVENTO ORGANIZZATO DAL MUSEO DIOCESANO DI FOLIGNO A CAUSA DEL SISMA

MUSEO DIOCESANO FOLIGNO

MISERDICORDIAE OPERA
Il Sacro nell'arte contemporanea

Avvisiamo tutti gli utenti che l'evento previsto per domani, Venerdì 04 Novembre 2016, a causa dei recenti eventi sismici, è rimandato a data da destinarsi.

Ci scusiamo per il disagio.
Il Comitato Organizzatore

Mons. Paolo Aquilini - Vicario Episcopale BB.CC.


mercoledì 26 ottobre 2016

L'arte umbra e marchigiana non regge alle scosse del 26 ottobre 2016

Quando le credenze popolari incrociano realtà telluriche
e l'arte non sopravvive alle scosse
 
a cura di  Mariolina  Savino





Da giorni il caldo torrido di questo strano ottobre aveva messo tutti in allarme, nessuna prova scentifica di connessione fra caldo autunnale e terremoto, tant'è che ieri pomeriggio, mentre una pioggerellina prima stizzosa, poi insistente divenuta addirittura grandine, dopo una giornata dal caldo anomalo, una scossa lunga e pesante susseguita da un'altra non meno preoccupante, hanno dato ragione alle preoccupazioni espresse dalla gente. Che questo terremoto abbia molte similitudini con quello del '97 pare evidente, non è questa certo una conclusione scentifica, assolutamente, è il comune sentire di tanti che hanno vissuto una realtà in questa codigliera appenninica soggetta a grandi scossoni e prutroppo, alla perdita di pezzi importanti di arte. Da informazioni assunte nei territori umbri, ci sarebbero pochissimi feriti nella zona di Visso, Ussita, Sant'Angelo. Pesante invece il bilancio dei monumenti devastati dal sisma, che con le luci del'alba, fra pochi minuti, evidenzierà tutto lo sfacelo avvenuto in pochi secondi.
Le scuole saranno chiuse per controllare le strutture e si ricomincia con le verifiche in un territorio immenso. Intanto questa mattina un vento freddo lancia raffiche contro le imposte facendole scricchiolare, alle scosse notturne, certamente più lievi, si è aggiunto il lamento di Eolo che a dire il vero, ha aumentato il disagio di tanti che sono rimasti a dormire in macchina, per la paura di svegliarsi con qualche mattone in testa. Sopravviveremo anche questa volta ma garantisco che per me, che da sempre, prima in Basilicata e poi in Umbria, ho fatto incetta di terremoti, quella prima, seconda e terza scossa di ieri sera, rimarrà impressa nella mia memoria.

lunedì 24 ottobre 2016

Donatella Masciarri organizza la Mostra Poesipittura a Città di Castello

 

 Dalla redazione

Dopo l'esperienza ricchissima di eventi organizzati per Poesipittura a Terni, Spoleto, Campello sul Clitunno e Pissignano dall'artista Donatella Tomassoni (Responsabile del Movimento nato a Ceppaloni da Giovanni Barone e sua figlia) e l'organizzatrice Mariolina Savino, responsabile di Carapace Movimento Artistico Culturale, una artista di grande talento, Donatella Masciarri, a Città di Castello dal 29 Ottobre al 06 Novembre 2016, presso la sala Art'è in via del Popolo, organizza la mostra collettiva "Poesipittura" dove arte e poesia si fondono e si distinguono.

Trenta artisti provenienti da Arezzo, Spoleto ed altre località,  mostreranno i propri dipinti, arricchiti delle parole poetiche scritte sulla tela rigorosamente a pennello.

 

L'accesso alla Mostra per tutti gli appassionati di arte e poesia, è possibile tutti i giorni dalle 15.30 alle 20,00.

 Altri due eventi caratterizzano la settimana espositiva.. Il 03/11/2016 ci sarà una serata "Poetica", dove un poeta leggerà varie poesie.

Sabato 05/11/2016 si terrà una baby estemporanea di pittura nella piazzetta dell'esposizione. L'inaugurazione si terrà sabato 29 Ottobre 2016  dalle 18,00 con buffet di benvenuto.

giovedì 31 marzo 2016

LA BELLEZZA RITROVATA. CARAVAGGIO, RUBENS, PERUGINO

“LA BELLEZZA RITROVATA. CARAVAGGIO, RUBENS, PERUGINO, LOTTO E ALTRI 140 CAPOLAVORI RESTAURATI”
A MILANO ALLE GALLERIE D’ITALIA LA MOSTRA DELLA DICIASSETTESIMA EDIZIONE DI RESTITUZIONI, IL PROGRAMMA
DI RESTAURI DI OPERE APPARTENENTI AL PATRIMONIO ARTISTICO PUBBLICO CURATO E PROMOSSO DA INTESA SANPAOLO
 Milano, Gallerie d’Italia - Piazza Scala 1° aprile 2016 – 17 luglio 2016
- Dal 1° aprile al 17 luglio 2016 la grande mostra delle opere restaurate nel biennio trascorso si terrà alle Gallerie d’Italia – Piazza Scala
- Tra le 145 opere sottoposte a intervento di restauro, dipinti di Caravaggio, Rubens, Perugino e Lotto oltre a manufatti artistici di importanti maestri dell’arte su un arco temporale di oltre trenta secoli

- Da questa edizione inserite nel programma anche opere provenienti dai territori in cui hanno sede le Banche estere del Gruppo: in mostra tre rilievi dalla Slovacchia

31 marzo 2016 La mostra della XVII edizione di Restituzioni, il programma di restauri di opere appartenenti al patrimonio artistico pubblico, curato e promosso da Intesa Sanpaolo, sarà ospitata per la prima volta a Milano alle Gallerie d’Italia, sede museale e culturale della banca.

La mostra “La bellezza ritrovata. Caravaggio, Rubens, Perugino, Lotto e altri 140 capolavori restaurati” aprirà il 1° aprile per chiudere il 17 luglio 2016.

Restituzioni è un programma nato nel 1989 e curato da Carlo Bertelli e Giorgio Bonsanti.
La presentazione della XVII mostra di Restituzioni a Milano riveste una particolare importanza per Intesa Sanpaolo. Essa rappresenta infatti la sintesi tra le due iniziative portanti di Progetto Cultura, il programma con il quale la Banca pianifica e realizza di triennio in triennio le proprie attività a sostegno della cultura: le Gallerie d’Italia, sedi museali a Milano, Napoli e Vicenza create dalla Banca per rendere fruibili dal pubblico le proprie collezioni d’arte, e gli interventi di restauro del patrimonio nazionale.

Il programma Restituzioni di Intesa Sanpaolo
Da 27 anni il Gruppo Intesa Sanpaolo sostiene, con cadenza biennale, il restauro di opere d’arte appartenenti a musei pubblici, privati o ecclesiastici, siti archeologici e chiese di tutta Italia individuate insieme a consulenti scientifici sulla base di proposte presentate dagli Enti ministeriali competenti in materia di tutela.
La scelta delle opere segue un unico criterio: ascoltare le esigenze dei territori per valorizzarne l’identità attraverso interventi che privilegino l’effettiva necessità e urgenza del restauro. L’obiettivo è sempre quello di recuperare manufatti rappresentativi della varietà del patrimonio storico-artistico italiano, sia in termini cronologici sia in termini di materiali e tecniche: pittura su tavola e tela, affreschi, mosaici, scultura in marmo o pietra, in bronzo, manufatti tessili, oreficeria, etc. Non si tratta soltanto di capolavori d’indubbia risonanza, ma anche di opere che sono vicine a noi e contribuiscono a costruire il vissuto del territorio. Al termine degli interventi di ciascuna edizione, le opere restaurate sono esposte in una mostra organizzata da Intesa Sanpaolo, dove il pubblico può apprezzare il risultato del paziente lavoro dei restauratori.

Restituzioni 2016. Un viaggio nel tempo e nell’arte
La XVII edizione ha numeri da record: ha sostenuto il restauro di 54 nuclei di opere d’arte, per un totale di 145 singoli manufatti, appartenenti ai territori di Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto, nonché della Repubblica Slovacca. Sono 36 gli Enti ministeriali preposti alla tutela e alla valorizzazione delle opere del patrimonio nazionale coinvolti e 46 gli Enti proprietari; 62 i restauratori impegnati nel programma e 60 gli studiosi che hanno contribuito alle schede del catalogo.
Le opere esposte provengono da siti archeologici, musei e luoghi di culto di tutta la penisola e ci faranno fare anche un viaggio nel tempo: sono datate dall’antichità al primo Novecento, un arco temporale di oltre 30 secoli di storia dell’arte, e rappresentano in modo paradigmatico il percorso compiuto dall’arte italiana, con alcuni esempi di realtà lontane, come l’imponente statua egizia naofora di Amenmes e Reshpu, proveniente dal Museo Civico Archeologico di Bologna, una rara armatura giapponese conservata nell’Armeria Reale di Torino o tre rilievi lignei del Monte Calvario di Banská Štiavnica nella Repubblica Slovacca.
Tra le tante opere, si potranno ammirare reperti archeologici come il cosiddetto Cavaliere Marafioti, grande statua in terracotta del V secolo a.C. rinvenuta in numerosi pezzi a inizio Novecento nella Locride, appartenente al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, o il grande mosaico pavimentale del I secolo a.C. proveniente da una domus di Ravenna, accanto a capolavori del Medio Evo, come la famosa Croce di Chiaravalle del Museo del Duomo di Milano.
A livello pittorico, saranno presentate al pubblico opere rinascimentali di autori quali Francesco del Cossa, Vittore Crivelli e un’eccezionale Adorazione del Bambino di Lorenzo Lotto nonché la Crocifissione tra la Vergine e san Girolamo, grande pala d’altare del Perugino; dei secoli successivi vanno citati Il Cristo risorto, uno dei capolavori di Rubens, il Ritratto di Cavaliere di Malta di Caravaggio, le opere di Luca Giordano, Sebastiano Ricci e Francesco Valaperta, per arrivare al primo Novecento, rappresentato da un dipinto di Carlo Carrà.

Le novità dell’edizione 2016

Restituzioni 2016 si presenta con due grandi novità: la mostra si terrà per la prima volta a Milano nelle Gallerie di Piazza Scala, dove si potranno ammirare, insieme ai capolavori pittorici e scultorei, testimonianze preziose delle tradizioni artigianali italiane, come i costumi della Commedia dell’Arte o i paramenti per il culto religioso.

L’edizione di quest’anno si distingue dalle precedenti anche per l’inclusione dei territori europei sede delle Banche estere del Gruppo Intesa Sanpaolo. Il primo Paese a essere coinvolto è la Repubblica Slovacca. Saranno in mostra tre rilievi lignei del 1744-1751 provenienti dal Monte Calvario di Banská Štiavnica e raffiguranti L’addio di Gesù a sua Madre, Caifa condanna Gesù, Maria piange sul corpo di Gesù (Pietà).

L’arte del restauro in mostra

Restituzioni è una mostra unica nel suo genere in quanto affianca all’opportunità di ammirare tutte insieme opere di solito sparse sul territorio nazionale la possibilità di scoprire l’arte del restauro, una disciplina che, in Italia, riunisce intorno allo stesso tavolo figure professionali diverse: il restauratore, lo scienziato e lo storico dell’arte, una caratteristica questa che rappresenta una vera eccellenza del nostro Paese, ponendolo all’avanguardia a livello internazionale. Le più attuali tecniche utilizzate dai restauratori di tutte le Regioni coinvolte in Restituzioni sono raccontate lungo il percorso espositivo attraverso i filmati delle fasi salienti dei lavori, oltre a essere disponibili sul sito web www.restituzioni.com, insieme alle schede storico-artistiche e alle relazioni di restauro corredate dalle foto del prima, durante, dopo gli interventi su ciascuna opera.


In questa edizione di Restituzioni il pubblico può anche assistere direttamente a come si svolge un restauro. Infatti presso l’officina di Restituzioni, allestita all’interno delle Gallerie di Piazza Scala, è attualmente attivo il cantiere di restauro degli affreschi dell’inizio del XII secolo della chiesa di San Pietro all’Olmo (Milano), nel quale la restauratrice ricompone, come in un immenso puzzle di cui non si conosce l’immagine, gli oltre 10.000 frammenti ritrovati nel sottosuolo della Chiesa.

L’impegno di Intesa Sanpaolo per il patrimonio artistico del Paese: un bene che appartiene a tutti
Dal 1989 ad oggi, sono oltre 200 i siti archeologici, le chiese e i musei che hanno beneficiato del programma Restituzioni; oltre un centinaio i laboratori qualificati incaricati dei restauri, distribuiti da Nord a Sud della penisola, e altrettanti gli studiosi coinvolti nella redazione delle schede storico-critiche per i cataloghi. In totale, oltre 1.000 opere restituite al territorio di appartenenza e alla pubblica fruizione.

Il viaggio nella bellezza ritrovata racconta come far rinascere opere che sono il ritratto dell’Italia, opere esemplificative della ricchezza e dell’ecletticità di un patrimonio artistico che spazia dalle arti maggiori a quelli minori e mette in evidenza come si sia evoluto il made in Italy nei secoli, forte di quelle competenze di maestria e “saper fare” che ancora oggi alimentano la creatività del nostro Paese. Non solo: in un momento in cui conservare e conoscere il passato diventa una forma di resistenza, ogni restauro presentato da Restituzioni 2016 è di fatto un presidio di civiltà e, come ci racconta l’esperienza di Expo 2015, elemento identitario dell’Italia nel mondo.

Intesa Sanpaolo interpreta da sempre il proprio impegno in campo culturale e artistico quale vera e propria assunzione di “responsabilità sociale”, ritenendo che un’impresa bancaria di rilevanza nazionale debba concorrere alla crescita del proprio paese da un punto di vista sia economico sia culturale e civile. Fedele a questa filosofia, con l’ambizione di condividere i propri sforzi con un pubblico sempre più ampio e diversificato, in occasione della mostra di Restituzioni, il biglietto avrà il costo ordinario (intero €5, ridotto €3, gratuito fino a 18 anni e per le scuole) e consente l’accesso ai palazzi e alle collezioni permanenti delle Gallerie.

La bellezza ritrovata in città
In concomitanza con la mostra “La bellezza ritrovata. Caravaggio, Rubens, Perugino, Lotto e altri 140 capolavori restaurati”, il Comune di Milano propone all’interno del palinsesto culturale Ritorni al Futuro – un itinerario nei suoi musei alla scoperta dei capolavori recentemente restaurati.
Informazioni mostra
Gallerie d’Italia – Piazza della Scala 6, Milano

Apertura

dal martedì alla domenica, ore 9.30 - 19.30 (ultimo ingresso ore 18.30) giovedì ore 9.30 - 22.30 (ultimo ingresso ore 21.30)
chiuso lunedì
25 aprile e 1° maggio chiuso, 2 giugno aperto

Biglietto

intero € 5, ridotto € 3

Informazioni