mercoledì 25 gennaio 2017

Terremoto e neve, Italia di oggi e di ieri


 Il cuore è stretto, la mente concentrata sui fatti che da giorni riempiono pagine di giornali, TV che parlano per ore del dramma del Centro Italia, ma noi come eravamo?
di Mariolina Savino 



Sentire i racconti dei superstiti strazia il cuore e l'anima, e se prima credevo al fato oggi ne sono ancora più convinta.
Ma le zone montane dell'Abruzzo, l'Umbria, Marche e Lazio rischiano di morire lentamente, fare presto significa pensare a possibbili repliche di nevicate o terremoti, attrezzare la gente di prodotti a lunga conservazione, di pale, di militari pronti ad intervenire in caso di altra eccezionalità.
Questo terremoto avvenuto e sta avvenendo in tempi moderni, in centro Italia, nel sud di Europa, confrontarlo con altri eventi simili, pare ci riporti indietro di anni, a Messina o all'Irpinia.
Manca chi accentra tutto il comando dei vari comparti?
Forse.....
Io da piccola ricordo quando mio padre mi divìceva: Bernacca ha detto che nevica, in casa ci vogliono scorte eccezionali e poi farina, lievito e latte. Mettere a disposizione tanta legna, una volta c'era la famosa stufa economica che riscaldava, illuminava, cucinava e asciugava i panni...... Si perchè una volta nevicava tanto e non c'era nulla di eccezionale in questo, si poteva stare bloccati 15 giorni, a volte anche un mese, bisognava essere pronti, e il sale non doveva mai mancare per pulitre il cortile davanti casa e la pala per spalare e poi fare enormi pupazzi di neve, come quel gattone con un carbone in bocca che sembrava un sorce, ammirato da tutti davanti a casa mia, opera di mio padre.
Gli spazzaneve erano sempre pronti per intervenire....... 
Mia madre invece preparava la borsa per ognuno di noi con acqua, biscotti, formaggini di cioccolato della Ferrero e altri generi di conforto, un magioncino e un pantalone sportivo, sempre pronta davanti alla porta di casa perchè il terremoto per noi era sempre di casa........

Questo attuale disastro che oggi viene vivisezionato nei social, non ha ricevuto forse l'ascolto di chi doveva proteggere un popolo fiducioso, grandi passerelle, grandi promesse e poi il nulla, ancora c'è gente che da più di una settimana vive senza luce, riscaldamento e viveri. Rigopiano ci ha "distratti" da un immenso dramma vissuto nel cuore d'Italia, ma sono davvero tanti coloro che hanno avuto bisogno di medicinali, pane, pasta, latte.........
Fortunatamente i Vigili, Alpini, Polizia, Carabinieri, Finanzieri, Volontari, sono presenti e spesso fanno anche oltre il consentito per quella pietà umana che ci rende meno burocrati ma sicuramente migliori.